A
Colloredo di Prato negli anni 30
e 40 le donne “resentavin” i
panni in lavatoi posti in
prossimitŕ del canale ledra.
Nei mesi invernali le donne
quando partivano per andare a
lavare portavano da casa un
pentolino di acqua calda per
immergere le mani e trovare un
po’ di sollievo, ma le mani
comunque erano sempre screpolate
per il freddo e per i geloni.
Veniva anche utilizzato un
piccolo canale che correva
lungo il paese e si allargava
in grandi vasche dove tutti
potevano andare a lavare. Come
detersivo usavano il sapone
fatto in casa col grasso di
maiale e l’aggiunta di sostanze
(soda caustica) che si
comperavano in drogheria da
“Bardelli” Per pulire
profondamente i panni si faceva
la “lisciva”: dentro un grande
contenitore si ponevano i
panni giŕ lavati e risciacquati.
Venivano poi ricoperti da un
telo di stoffa piuttosto grossa
al di sopra della quale si
metteva la cenere di legna e al
di sopra si versava l’acqua
bollente.
Il giorno seguente la biancheria
veniva risciacquata: a quel
punto profumava di pulito. |