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Colloredo di Prato 27 maggio 2007

Lavadôrs

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Foto: Lavadôrs  di Colloredo di Prato

 
 

A Colloredo di Prato negli anni 30 e 40 le donne “resentavin” i panni in lavatoi posti  in prossimitŕ del canale ledra.
 Nei mesi invernali le donne quando partivano per andare a lavare portavano da casa un pentolino di acqua calda per immergere le mani e trovare un po’ di sollievo, ma le mani comunque erano sempre screpolate per il freddo e per i geloni.


Veniva anche utilizzato un piccolo canale  che correva lungo il paese  e si allargava in grandi vasche dove tutti potevano andare a lavare. Come detersivo usavano il sapone fatto in casa col grasso di maiale e l’aggiunta di sostanze (soda caustica)  che si comperavano in drogheria da “Bardelli”  Per pulire profondamente i panni si faceva la “lisciva”: dentro un grande contenitore si ponevano  i panni giŕ lavati e risciacquati. Venivano poi ricoperti da un telo di stoffa piuttosto grossa al di sopra della quale si metteva la cenere di legna e al di sopra si versava l’acqua bollente.
Il giorno seguente la biancheria veniva risciacquata: a quel punto profumava di pulito.

 
 


 
 

Lavadôrs

 
Lavadôrs: a resentavin duta la roba che a nasava di net, cuant che lis feminis a resentavin i linsui tai lavadôrs a cjacaravin e si davin conseis

 
     
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