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Colloredo di Prato 24 Sett. 2007

La voce delle campane

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Alessio Peressini

 
 

 Strumento musicale,  come già accennato, implica l’esistenza dei “ suonatori di campane” con tanto di Associazioni che hanno lo scopo di  conservare e divulgare la tradizione del suono delle campane nelle manifestazioni religiose e civili . A Colloredo di Prato , dove le campane non sono ancora state sostituite con piu' pratici ma orripilanti altoparlanti, non potevano mancare delle  persone esperte nell'arte del scampanotâ,  in questa puntata abbiamo  incontrato il più giovane della squadra  Alessio Peressini residente in via di Sotto 37: lavora presso la cartiera Romanello e  nonostante i turni trova sempre il tempo per applicarsi e migliorare in questa difficile e faticosa  arte musicale.

 Alessio ci dice che  i segreti del scampanotâ  li  ha imparati dal maestro Luigino Peressini che assieme a Enzo del Forno e Dino Olivo formano il gruppo dei Suonatori di Campane di Colloredo di Prato, che opera soprattutto nelle ricorrenze del Corpus Domini e del Perdon dal Rosari.. Il sogno nel cassetto di Alessio e la possibilità di andare a scuola di quest’ arte campanaria  per  eseguire vere e proprie partiture musicali e, perché no, prendere il titolo di  maestro concertatore, "La cosa importante-dice Alessio- e' che queste tradizioni non scompaiano e il suono delle campane rimanga  la colonna sonora che scandisce le nostre giornate e non un rumore fastidioso da spegnere a tutti i costi".

     Sul nostro campanile sono collocate tre campane:  la Maggiore, la Mezzana  e la piccola.Le campane originali vennero requisite durante la guerra 1915-18 dalle truppe tedesche;a guerra finita  il Parroco del paese Don Pietro Sgoifo incaricò la ditta Broili di Udine di fondere le nuove campane della parrocchia e a lavori ultimati  vennero portate con tre carri a Colloredo di Prato. Furono giorni di entusiasmo e di festa per i parrocchiani, ansiosi di sentire il suono delle nuove campane, Consacrate dall' Arcivescovo  di Udine vennero sistemate subito sulla torre campanara.. Nel tempo le tre campane subirono varie vicessitudini: dalle rotture alle fenditure sul metallo,  tanto che nel 1952 vennero mandate presso la ditta De Poli per essere rifuse. Nel 1960 si dotarono le campane di un sistema di elettrificazione per un avvio automatico. Nella torre campanaria si trova anche  il vecchio orologio, un gioiello della tecnica.

 Coloret.it

 
 
 

 

 
     
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chiesa parrocchiale di Colloredo di Prato

 

Le campane strumento antichissimo  ottenute  da  una lega metallico composta mediamente dall'80% di rame e dal 20% di stagno, due metalli teneri la cui unione nella lega permette di ottenere un materiale di grande durezza   qual è appunto il bronzo,  utilizzate dal IV secolo per usi religiosi  vennero collocate in cima a delle torri.Il nome latino campana deriverebbe da Campania, regione dove si trova Nola, ma potrebbe derivare anche da aes campanum, nome con cui era noto il bronzo puro, dotato di elevate caratteristiche di sonorità.Tutte le campane prodotte in questi secoli, molte delle quali tuttora funzionanti su diverse torri campanarie, hanno raggiunto  un livello che nel tempo si è sempre più perfezionato, non solo per la qualità del suono ma anche per la bellezza e la varietà delle decorazioni ed immagini sacre, presenti in bassorilievo sulla superficie esterna del bronzo e costituenti corpo unico con la campana stessa.

 

   
 

vecchio orologio della torre campanaria

 
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